Roberto Cremona c’è, nonostante la classifica possa far pensare diversamente il pilota di Costabissara rientra dal primo atto del Pirelli National Trophy, andato in scena al Misano World Circuit nel recente weekend, con una doppia consapevolezza: la prima è che il lavoro da svolgere è davvero molto ma, al tempo stesso, che la direzione intrapresa lo scorso anno, una crescita costante nel tempo, è consolidata anche da questo inizio di stagione 2019.

Se il buongiorno si vede dal mattino i progressi messi in campo nella giornata di prove libere, al Giovedì, lasciavano intravvedere un avvio promettente: partito con un ritmo di 1’44” il portacolori di AP Racing e ZPM Racing, migliorava sino ad arrivare ad 1’42”5.

La dea bendata decideva però di ergersi a protagonista, rovinando i piani di Cremona, sotto forma di un problema tecnico alla propria Ducati Panigale 1299.

“Eravamo partiti bene al Giovedì” – racconta Cremona – “e le modifiche che avevamo apportato alla moto ci avevano permesso di migliorare sensibilmente il passo. Purtroppo un problema tecnico, irreparabile al momento, ci ha costretto ad alzare bandiera bianca. Fortunatamente Andrea ha deciso, in tempo utile per le verifiche tecniche, di mettermi a disposizione la sua V4. Una moto che ho utilizzato per venti minuti lo scorso anno. Siamo ripartiti per i due turni del Venerdì, viaggiando tra il quarantatre ed il quarantatre e mezzo.”

Sabato, tempo di fare sul serio con la sessione di qualifiche e Cremona fermava il cronometro a 1’42”8 mentre la seconda tornata veniva annullata, causa incidente di un altro concorrente.

Domenica si partiva per la gara vera e propria ed il vicentino riusciva nell’intento di non farsi staccare dal treno di testa, nelle prime fasi di gara, commettendo però un errore, forse per troppa frenesia, che lo allontanava dalle posizioni di vertice.

“Credo che non sia mai colpa esclusiva del mezzo” – sottolinea Cremona – “e, di certo, una moto a posto risulta più intuitiva e familiare ma se i tempi non escono è colpa del pilota. Qui il livello è altissimo. I primi dieci in classifica correvano il mondiale lo scorso anno oppure anni prima. Giocarsela è davvero dura ma siamo riusciti a crescere davvero molto. Se riuscivo a tenere il passo dei primi, senza foga, forse usciva anche un piazzamento migliore. Abbiamo guadagnato ben nove posizioni rispetto alla griglia di partenza ed ho migliorato il mio record personale qui a Misano. Con una moto nuova, provata per pochissimo, e con sei mesi di ruggine siamo più che soddisfatti del nostro passo. Attualmente siamo fuori classifica, ventesimi, però siamo riusciti a precedere avversari che corrono da tanti anni.”

Il ventitreenne da Costabissara, all’assalto del Pirelli National Trophy, riparte quindi dal ventesimo posto, ottenuto a Misano, per rilanciarsi in vista di una delle piste più amate: a fine Aprile arriva il Mugello ed il pilota della Ducati vuole continuare a crescere, senza sosta.